Lulù è stata trovata in un sacco della spazzatura, vicino a un cassonetto.
Sporca, disidratata, ferita a una zampina. Un gesto vile, come se fosse un oggetto da gettare via.
Aveva pochi mesi, ma negli occhi portava già il peso della paura.
Tremava, non mangiava, non si lasciava toccare. Non conosceva la carezza, solo il freddo della plastica e il rumore del cemento.
Un passante l’ha vista muoversi tra i sacchi e ha chiamato i soccorsi.
Da quel giorno, Lulù ha iniziato un lento cammino verso la fiducia.
Oggi vive con una famiglia che la ama. Corre sul prato, mangia dalla mano, si gode il sole.
È ancora fragile, ma ogni giorno splende un po’ di più.
